domenica 12 giugno 2011

PERCHÈ FARE UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO:
 LE 17 RAGIONI DEL "BOOM"
1 Il fotovoltaico sta avendo un vero “boom”: in Italia a metà del 2009 erano stati già installati circa 40mila impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 500 MW e si prevede che per la fine dell’anno saliranno a 70mila, per un totale di 900 MW. A Dicembre 2010 è stato raggiunto il "tetto" di 1.200MW.
2 Il fotovoltaico, oltre al risparmio grazie all’autoconsumo dell’energia, permette un guadagno netto grazie ai forti incentivi statali previsti dal Nuovo Conto Energia, che premiano l’energia prodotta dall’impianto a prescindere dal suo utilizzo.  
3 Clienti particolari. Hanno una maggiorazione del 5% delle tariffe del Conto Energia gli impianti di potenza > 3 kW e non integrati la cui quota di autoconsumo è superiore al 70%, come pure le scuole, gli ospedali e gli edifici gestiti da Comuni fino a 5.000 abitanti.
4 Il fotovoltaico con l’incentivo rende a 20 anni, nell’ipotesi di auto-consumo dell’energia, circa 2 volte il capitale investito, dunque ad es. 100.000 € diventano ben 200.000 €, ed a questo beneficio economico si aggiunge il valore dell’impianto stesso.       
5 Secondo uno studio del Politecnico di Milano, il Tasso Interno di Rendimento (TIR) medio a 25 anni di un impianto fotovoltaico, cioè il tasso composito annuale che l’investimento genera, è del 9%, mentre un BTP a 25 anni dà oggi il 4,6% netto. Quindi investire nel fotovoltaico rende molto più dei Titoli di Stato.    
6 Un impianto fotovoltaico, non avendo parti meccaniche, dura minimo svariati decenni, perciò il risparmio continua ben oltre i 25 anni. La prima cella fotovoltaica, prodotta nel 1953, ancora funziona dopo più di 55 anni. Dunque, il beneficio economico per chi lo possiede è ben più grande di quello stimato per i soli primi 20 anni.           
7 Questo il guadagno minimo nell’ipotesi di uno scenario business-as-usual. Ma l’incremento medio minimo delle tariffe elettriche si può stimare in un 2-3% l’anno, il che si traduce, per un impianto, in un ulteriore guadagno di circa 1.600 €/kWp in 20 anni.             
8 Si prevede che in Italia nel 2015 si raggiungerà la cosiddetta “grid parity”, cioè un impianto fotovoltaico sarà conveniente anche senza incentivi statali, che dunque scompariranno. Perciò, chi approfitta degli incentivi di oggi ha un “doppio” vantaggio.
9 La produzione di energia da fonte solare permette, nel lungo periodo, di risparmiare fortemente sui costi dell’energia elettrica in quanto il costo del kWh non è legato al prezzo del petrolio, che si prevede schizzerà in alto a causa del “picco del petrolio”.
10 Tutto ciò spiega perché oggi numerosi imprenditori e fondi di investimento italiani e stranieri stiano investendo in Italia acquistando dei terreni per realizzarci grandi campi fotovoltaici da almeno 1 MW ciascuno, considerato pure che nel nostro Paese l’irraggiamento solare è molto più alto che nel resto d’Europa.
11 Usufruendo di un finanziamento al 100% per realizzare un impianto fotovoltaico, che è garantito dal GSE: (1) non occorre tirare fuori di tasca dei soldi; (2) si riceve una rendita fissa mensile per 20 anni, essendo il beneficio mensile maggiore della rata. 
12 Lei sta attualmente pagando, nella sua bolletta elettrica, il fotovoltaico installato da altri. Infatti, l’incentivo del Conto Energia è pagato dai contribuenti che non ne usufruiscono. Quindi non installare un impianto fotovoltaico è doppiamente “sciocco”.
13 Come ha dichiarato recentemente il Presidente dell’Authority per l’energia: “Oggi in Italia per le PMI il costo dell’energia è del 35% superiore alla media europea. Sul caro-bollette pesano la forte dipendenza dal petrolio e l’assenza del nucleare”.
14 Un impianto fotovoltaico dà l’indipendenza energetica, e garantisce l’elettricità ai clienti altrimenti “interrompibili”. Un Paese come l’Italia che produce il 60% dell’elettricità dal gas è a rischio: basta, ad es., che l’Ucraina blocchi per due mesi il gas russo. 
15 Il fotovoltaico dà un ritorno di immagine molto positivo, specie per un’azienda, grazie alla produzione di energia “verde”: un impianto di 3 kWp fa risparmiare in un anno ben 2,4 tonnellate di CO2 (pari a 0,82 tonnellate di petrolio equivalenti).
16 Gli incentivi del Conto Energia non sono mai soggetti ad IVA, nemmeno per le imprese, in quanto la tariffa incentivante si configura come un contributo a fondo perduto; mentre, per il costo dell’impianto, l’IVA è agevolata ed è al 10%.  
17 Per impianti fino a 200 kW saranno in  scambio sul posto.

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