mercoledì 22 giugno 2011

Il no al nucleare dà nuove speranze di crescita al settore fotovoltaico

Il Presidente del Consiglio ed il ministro Prestigiacomo hanno detto la loro sulla necessità del Governo di appoggiare l’energia rinnovabile, e la vittoria indiscussa dell’abrogazione dell’uso di energia nucleare in Italia, sembra avere riportato l’attenzione su un settore ultimamente messo in crisi proprio dal Quarto Conto Energia. I tagli all’energia rinnovabile, confermati a maggio dal decreto incentivi al settore fotovoltaico, hanno infatti sferrato un “colpo basso” che ha creato non pochi danni economici alle aziende del comparto.

Adesso sembra spirare un vento di ripresa, anche se Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, rimarcando il danno subito dalla nuova legge, invita il Governo a “poche parole e più fatti”, auspicando ad una collaborazione più serrata fra quest’ultimo e l’industria delle rinnovabili, volta ad un monitoraggio costante delle evoluzioni del mercato. Chianetta rimarca inoltre che il Quarto Conto Energia è stato un flop, e non sta dando alcun risultato in termini di ripresa economica, come aveva sperato il ministro Romani.

Anche il presidente di APER (associazione produttori energia da fonti rinnovabili), Agostino Re Rebaudengo, ha apprezzato le ultime dichiarazioni del Governo e propone una riapertura del dialogo, per potenziare senza ulteriori stop lo sviluppo dell’energia rinnovabile. I numeri dell’industria dell’energia alternativa in Italia sono molto alti: 140.000 posti di lavoro, 21 milioni di euro di risparmio in termini energetici grazie al taglio delle emissioni di CO2, 7.000 comuni su 8.000 con impianti che sfruttano l’energia rinnovabile.

Un mercato del genere può soltanto essere seriamente e saggiamente incentivato, soprattutto dopo che i risultati del referendum hanno evidenziato un’Italia più sensibile alle tematiche energetiche.

Nessun commento:

Posta un commento