Dispiace
vedere che professionisti propaghino con colpevole leggerezza e
vogliamo sperare senza malafede, notizie scorrette che mettono a
repentaglio il lavoro ed il futuro di decine di migliaia di persone. Ci
riferiamo alla notizia degli aumenti in bolletta ENEL che tutti i media
stanno propagando corredata di motivazioni e numeri assolutamente
sbagliati. Questo modo di fare informazione denota come minimo una
scarsissima professionalità e mancanza di cultura specifica, ma
soprattutto lascia presagire che i produttori di energia inquinante
stiano facendo una fortissima ed a quanto pare efficace campagna di
pressione e disinformazione. Per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio
di faziosità analizziamo i dati forniti da AEEG (Autorità per Energia
Elettrica e Gas) che peraltro non brilla per imparzialità ed anche
questo aspetto, trattandosi di una Autorità Garante, non è proprio degno
di un Paese che si ostina a volersi definire democratico e civile. A
questo link http://www.autorita.energia.it/allegati/consumatori/bolletta_trasparente.pdf chiunque può scaricare un documento, redatto da AEEG che spiega quali sono le componenti del costo in bolletta.
In questo documento, che invitiamo a
leggere con attenzione, assumono particolare evidenza alcuni elementi
che elenco di seguito:
1. Per una famiglia media il costo di energia elettrica è di circa 517 Euro/anno;
2. Di questo costo solo il 57% è
energia, tutti gli altri sono oneri di decine di tipi diversi che vanno
dal supporto alle Ferrovie, allo smantellamento delle misere centrali
nucleari Italiane per il cui smaltimento stiamo però pagando da oltre 20
anni, al sostegno per inceneritori e smaltimento di scorie della
lavorazione petrolifera (un regalino quest’ultimo che ha trasformato un
costo industriale dei petrolieri in un business che ha reso loro finora
oltre 35 miliardi pagati dai cittadini in bolletta);
3. Imposte su tutti gli importi, quindi
tasse sugli oneri, cioè la tassazione di una tassa!! Di queste cifre
5,58 Euro/mese dipendono dalle rinnovabili. Capito bene? 5,5 Euro al
mese!! Ha senso fare tutta questa cagnara per 5,5 Euro al mese? Questo è
ovviamente l’aspetto negativo;
Le rinnovabili però hanno anche numerosi aspetti positivi che elenco brevemente:
1. Hanno creato in questi anni di
recessione generale, oltre 150.000 posti di lavoro in controtendenza con
ogni altro settore (e non è che non esistano altri settori pesantemente
incentivati che però producono solo disoccupazione), posti di lavoro
soprattutto giovanili e soprattutto al SUD;
2. Producono nelle ore centrali del
giorno una enorme quantità di energia che ha fatto diminuire il costo
dell’energia nelle ore di picco dei consumi;
3. Producono un enorme beneficio
ambientale che significa, maggior benessere, minore quantità di
patologie e quindi minori costi di sanità a carico della collettività;
4. Producono entrate fiscali importanti
per lo stato in termini di IVA, contributi, IRES, IRAP, concessioni,
permessi, bolli, contrattualistica;
5. Rendono il costo dell’energia sempre meno dipendente dal costo del petrolio, gas, uranio, carbone ecc.
TUTTI QUESTI BENEFICI NON VALGONO 5,5 EURO AL MESE A FAMIGLIA?
Davvero dobbiamo credere che i cittadini
Italiani correttamente informati, sarebbero contrari a spendere 5,5
Euro al mese a famiglia, per dare lavoro e lasciare un ambiente migliore
ai propri figli?
E allora perché si continua a dare una informazione distorta e parziale?
Suggeriamo noi una risposta che si può trovare anche in un altro documento ufficiale dell’AEEG il seguente:
RELAZIONE DELL’AUTORITÀ PER L’ENERGIA
ELETTRICA E IL GAS SULLO STATO DEI MERCATI DELLʹENERGIA ELETTRICA E DEL
GAS NATURALE E SULLO STATO DI UTILIZZO ED INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI
ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI
Siate gentili e leggete anche questo che dice testualmente:
“I prezzi e i profili di offerta tipici
degli impianti eolici e fotovoltaici hanno l’effetto di comprimere i
prezzi di equilibrio su MGP (Mercato del Giorno Prima) in molte ore,
riducendo significativamente il numero di ore in cui gli impianti
termoelettrici hanno l’opportunità di coprire, oltre ai loro costi
variabili, almeno parte dei loro costi fissi.” Cosa significa al di
fuori del gergo tecnico? Significa che il fotovoltaico e l’eolico
abbassano troppo i prezzi dell’energia e quindi coloro che producono
energia inquinante non guadagnano più abbastanza. Cioè ENEL ed ENI non
riescono più a guadagnare soldi perché le rinnovabili abbassano troppo
il costo dell’energia quindi occorre screditare e distruggere le
rinnovabili. Le fonti rinnovabili, nel 2011, hanno consentito un
risparmio sul prezzo dell’elettricità all’ingrosso pari a 396 milioni di
euro. A sostenerlo è l’Irex Annual Report 2012 dell’Istituto Althesys,
che sarà presentato a Milano nelle prossime ore. L’analisi si basa sulla
comparazione costi-benefici in una proiezione che somma gli effetti dal
2008 al 2030.
Tra i vantaggi economici spiccano quelli
generati dall’abbattimento delle emissioni: l’anidride carbonica ha un
preciso valore di mercato e la riduzione degli altri inquinanti comporta
benefici in termini di mancato aggravio per i costi sanitari e le ore
di lavoro perse. Altro punto a favore è la diminuzione del rischio: il
prezzo dell’energia solare, eolica e geotermica resta fisso. Inoltre le
rinnovabili, essendo “labour intensive”, consentono di ottenere ricavi
diretti con un rapporto 1 a 3 tra quelli legati al valore degli impianti
e dei servizi e quelli determinati dalle retribuzioni. Per quanto
riguarda i costi, i dati del Report indicano che gli incentivi che
servono a coprire il differenziale tra il prezzo dell’energia
convenzionale e quello delle rinnovabili presentano uno scarto. La
tendenza è a scendere man mano che aumenta la competitività delle varie
fonti (ad esempio per il solare è previsto l’azzeramento degli incentivi
tra quattro anni). Il secondo dato mostra come l’energia elettrica, nel
nascente sistema decentrato, presenta tassi di spreco che verranno
eliminati entro il 2020.Sommando costi e benefici si ricava un saldo
positivo che vale, al 2030, tra i 21,8 e i 37,7 miliardi di euro.
“I dati indicano con chiarezza un
effetto positivo sul sistema Paese in tutti gli scenari tracciati”,
avverte Alessandro Marangoni, l’economista che guida Althesys. http://www.althesys.com/sviluppo-di-conoscenze/osservatori-e-centri-di-ricerca/irex-monitor/annual-report.
“I divulgatori delle notizie false” sono consapevoli di essere complici di questa vergognosa operazione ?
Se sono consapevoli si vergognino
ricevendo in cambio tutto il nostro disprezzo come uomini prima ancora
che come professionisti.
Se non ne sono consapevoli si documentino, ci invitino ad una intervista, chiedano informazioni, approfondimenti e chiarimenti, ma facciano un’informazione onesta. Non saremo certo noi a dirvi che le rinnovabili sono la soluzione di tutti i problemi energetici; l’unica soluzione è probabilmente un mix di energie nel quale ogni sorgente lavori al meglio delle prestazioni, ma non possiamo permettere che scelte strategiche importanti per il futuro della nostra nazione vengano fatte da pochi speculatori, orientati solo a tutelare i loro interessi e del tutto indifferenti al bene della collettività.
Se non ne sono consapevoli si documentino, ci invitino ad una intervista, chiedano informazioni, approfondimenti e chiarimenti, ma facciano un’informazione onesta. Non saremo certo noi a dirvi che le rinnovabili sono la soluzione di tutti i problemi energetici; l’unica soluzione è probabilmente un mix di energie nel quale ogni sorgente lavori al meglio delle prestazioni, ma non possiamo permettere che scelte strategiche importanti per il futuro della nostra nazione vengano fatte da pochi speculatori, orientati solo a tutelare i loro interessi e del tutto indifferenti al bene della collettività.
fonte: http://www.videoandria.com/2012/04/29/le-verita-sulle-incidenze-del-fotovoltaico-assimilate-sulle-bollette-elettriche/
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